Ci sono dei cibi che possono essere consumati con tranquillità anche dopo la data di scadenza. Ecco quale criterio seguire.
Per legge, ogni alimento comprato al supermercato deve avere una data di scadenza. Generalmente, essa viene posizionata sulla confezione esterna, in modo da permettere di fare un acquisto consapevole. Si tratta di un modo sicuro per garantire l’integrità dei cibi. Ovviamente, questo numero si riferisce al momento prima dell’apertura. In seguito, in base all’alimento che si sta mangiando, dovranno essere applicate altre norme.
Non tutti, però, rispettano il suddetto limite. C’è chi, pur di non sprecare i prodotti, è pronto a consumarli anche successivamente. È una decisione delicata, che potrebbe avere conseguenze sulla salute. Si tratta di un discorso generale, applicabile a una vasta gamma di alimenti, ma non a ogni categoria. Prima di decidere come comportarsi, infatti, è fondamentale prendere in considerazione la tipologia dell’acquisto. Inoltre, c’è un trucchetto infallibile che non lascerà spazio a fraintendimenti.
Quando la data di scadenza non è tassativa: i cibi che si possono consumare anche successivamente
Sulle confezioni degli alimenti viene sempre indicata la data di scadenza. È un’indicazione fondamentale per il corretto consumo dei cibi. In passato, non era necessario farlo, oggi è la legge a prevederlo. Dopo un certo limite di tempo, infatti, potrebbero nascere batteri dannosi, pericolosi per la salute dell’essere umano.
Molto spesso, però, i prodotti sono perfettamente integri anche a diverse settimane di distanza dal giorno riportato. Si tratta di un fenomeno frequente, che spinge le persone a fare meno attenzione. Ovviamente, bisogna fare una differenza netta in base al proprio acquisto. Le uova, per esempio, dopo 21 giorni dalla deposizione vanno gettate assolutamente per il rischio di contrarre la salmonella, mentre merendine, patatine e snack vari hanno tempi di conservazione quasi infiniti.
C’è un metodo infallibile che consente di fare chiarezza su questo aspetto senza consultare la scheda tecnica. È sufficiente fare attenzione al metodo di conservazione, tutto ciò che può essere collocato fuori dal frigo non ha una data di scadenza, ma solo un periodo di tempo indicativo. Se il sapore è buono, non c’è alcun problema a mangiare l’alimento in questione anche in seguito.
Al contrario, bisogna attenersi ai numeri impressi sulla confezione per quanto riguarda i prodotti da frigorifero. In questo caso, infatti, c’è una catena del freddo da rispettare ed è molto più facile andare incontro a problemi di sovraccrescita batterica. Ad ogni modo, non si tratta di un argomento banale e non andrebbe mai sottovalutato.